Sono stati rilasciati, da ISTAT, i dati di commercio di macchine da stampa, converting e legatoria che si riferiscono a gennaio-settembre 2022.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si registra un leggero calo delle esportazioni, mentre le importazioni crescono moltissimo.
Le esportazioni sono pari a 1.142 milioni di euro, -0,8% rispetto al 2021. A fronte della buona crescita in America e Asia, si registra calo in Europa e nei mercati minori di Africa e Oceania.
In America (28,8% di quota) l’aumento è pari al +21,9%, mentre in Asia (17,7% del totale) la crescita è del +12,6%. In controtendenza, come detto, l’Europa, che assorbe il 48,5% dell’export italiano, con una riduzione del 10,7%.
Primo mercato di sbocco sono gli Stati Uniti (190 milioni), davanti alla Germania (86,1 milioni) e alla Spagna (75,5 milioni). Seguono Francia, Cina, Turchia. Si registra una debole crescita delle esportazioni sui due mercati principali, mentre aumentano di molto le vendite in Spagna, Cina e Messico.
Le importazioni complessive aumentano del 67,5%, a 525 milioni di euro, con forti differenze tra le aree.
I fornitori europei, che pesano per il 79,6% dell’import, registrano un incremento del 65%; l’Asia, fonte del 18,6% delle importazioni, è in crescita del 102,8%. L’America, da cui proviene solo l’1,7% dei macchinari, perde il 19,4%.
Primo fornitore è la Germania (220 milioni), seguita dalla Cina (66,4) e dalla Francia (65,7). Distanziati Paesi Bassi, Giappone e Spagna. Tutti i principali fornitori crescono moltissimo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nell’area riservata del sito, alla sezione Fedrmacchine accessibile ai soli associati cliccando qui, sono disponibili anche i dati di commercio estero Federmacchine dei primi nove mesi del 2022.