Export Planning Magazine è la piattaforma editoriale che utilizza i dati ExportPlanning per articoli di approfondimento di estremo interesse.
Attraverso l’analisi dei dati dei flussi tra Italia e Russia è possibile esaminare lo stato attuale e le prospettive a medio e lungo termine.
I dati sui flussi di commercio estero mostrano che l’interscambio con la Russia non ha ancora recuperato i valori precedenti all’invasione della Crimea avvenuta nel 2014. La rapida escalation delle tensioni diplomatiche tra Russia e Ucraina, a cui stiamo assistendo ha inoltre fortemente aumentato il quadro dei rischi internazionali, imponendo costi umani ed economici molto significativi. L’avvio delle operazioni militari da parte delle forze russe sul territorio ucraino ha portato all’approvazione di un massiccio pacchetto di sanzioni da parte dei paesi occidentali, volto a ridimensionare enormemente l’integrazione economica e geopolitica tra le due aree. In particolare, unendosi alla condanna unanime dell’azione russa da parte della comunità internazionale, l’Unione Europea ha deciso di imporre diverse misure restrittive nei confronti di Mosca, prima tra tutte l’esclusione di diverse banche del Paese dal sistema SWIFT allo scopo di danneggiare la capacità del Paese di operare a livello globale.
Inoltre, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conseguente escalation delle tensioni geopolitiche tra il fronte degli alleati e quello russo restituisce un quadro di notevole incremento dei rischi per gli operatori internazionali. La drammaticità degli eventi di guerra e le terribili perdite umane hanno portato a una durissima risposta occidentale, che mina a ridurre la capacità della Russia di operare globalmente e a ridimensionare significativamente l’integrazione finanziaria, economica e commerciale dei due schieramenti.
Nei primi nove mesi del 2021, la Russia ha assorbito complessivamente circa l’1.5% dell’export italiano totale, con un quota rilevante dei settori di moda-abbigliamento, arredo, chimica-farmaceutica e meccanica strumentale. Nella classifica delle province maggiormente esportatrici verso il mercato russo ritroviamo Milano, Bologna e Vicenza.