Il Senato ha approvato la Legge di bilancio per il 2023, confermando con l’occasione i seguenti contenuti di interesse per il comparto:

  • Costo energia per le imprese – Commi 2-9. Si riconoscono anche nel primo trimestre 2023, elevandone le percentuali, i crediti di imposta già concessi nel corso del 2022 per contrastare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e del gas in capo alle imprese, che da ultimo erano stati estesi dal decreto Aiuti-quater alle spese relative all’energia e al gas sostenute fino a dicembre 2022.
  • Beni strumentali – Comma 423. Proroga dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023 dei termini di consegna dei beni ordinati entro il 31 dicembre 2022 per la fruizione del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi. In attesa di chiarire gli effettivi contenuti in materia annunciati in contemporanea nel decreto Milleproroghe non ancora pubblicato in G.U.
  • Nuova Sabatini – Commi 414-416 Il Fondo diretto alle PMI viene rifinanziato di ulteriori di 30 milioni di euro per l’anno 2023 e 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026. Per le iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, il termine per l’ultimazione degli investimenti di dodici mesi è prorogato per ulteriori sei mesi.
  • Imballaggi derivanti dalla raccolta differenziata – Commi 686-690. Come già fatto nel 2019, a tutte le imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica ovvero che acquistano imballaggi biodegradabili e compostabili secondo la normativa UNI EN 13432:2002 o derivati dalla raccolta differenziata della carta, dell’alluminio e del vetro è riconosciuto, per ciascuno degli anni 2023 e 2024, un credito d’imposta nella misura del 36% delle spese sostenute e documentate per i predetti acquisti. Il credito d’imposta di cui al comma 686 è riconosciuto fino a un importo massimo annuale di 20.000 euro per ciascun beneficiario, nel limite massimo complessivo di spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
  • Proventi aste ETS – Comma 707. La quota annua dei proventi derivanti dalle aste, se eccedente il valore di 1.170 milioni di euro fino all’anno 2024 e di 1.150 milioni di euro annui a partire dall’anno 2025, è destinata, nel limite di 500 milioni di euro annui, a specifiche misure di politica industriale relative alla sostenibilità ambientale dei processi produttivi individuate con deliberazione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica.