Nel corso della scorsa settimana, l’Associazione ha lanciato l’allarme, indirizzando al mercato una lettera aperta che approfondisce le gravi difficoltà che gli effetti della pandemia stanno avendo sulla catena di approvvigionamento. Allo stessoo tempo si sottolineano le contromisure che i costruttori stanno mettendo in atto per mitigare ogni possibile effetto negativo.

“Gentilissimi,
le circostanze della pandemia hanno pesantemente colpito tutto il mondo industriale e senza dubbio siete a conoscenza del fatto che si sono create numerose difficoltà lungo varie attività commerciali.
Da diversi mesi una carenza di materie prime e servizi ha avuto notevoli impatti negativi sui tempi di consegna dei prodotti e aumentato i costi per numerose aziende in tutto il mondo, comprese le aziende del nostro comparto. L’attuale carenza riguarda tutte le tipologie di materie prime, quali componenti elettrici, plastica e metalli, e servizi, come i trasporti e la logistica.
Le nostre aziende e i loro fornitori devono affrontare quotidianamente una situazione estremamente difficile, poiché i tempi di consegna standard per la maggior parte dei componenti essenziali e dei materiali di produzione vengono ripetutamente estesi, e le quantità ridotte o modificate con preavvisi molto brevi. Come diretta conseguenza, i prezzi d’acquisto di queste materie prime e di questi servizi sono notevolmente aumentati.
Ciò è dovuto a molteplici fattori avversi nella catena di approvvigionamento che non erano prevedibili, sono al di fuori del nostro controllo e possono essere equiparati a un evento di forza maggiore. Miglioramenti in questo ambito non sono previsti prima del T3/2022 in base a tutte le previsioni.
Noi, come rappresentanti dei produttori di tecnologie e macchinari, vorremmo assicurare che le nostre aziende stanno prendendo tutte le contromisure possibili per mitigare gli effetti negativi di queste circostanze critiche.
Le nostre aziende sono profondamente dispiaciute se in alcuni casi non saranno in grado di rispettare gli accordi stipulati con i loro clienti, ma assicuriamo in prima persona che tutti stiamo facendo del nostro meglio per ridurre al minimo ogni possibile inconveniente.
Come associazione, stiamo inoltre attivamente lavorando per portare tali difficoltà sui tavoli istituzionali, sollecitando urgenti misure attuative.
Nella speranza che la situazione contingente volga presto verso un auspicabile miglioramento, siamo a disposizione per ogni ulteriore necessità.

Con i migliori saluti,
Il Direttore Andrea Briganti”

Il contenuto di questa dichiarazione, che si ritrova anche in articolo apparso sul Sole24ore, viene ulteriormente rafforzato da una lettera redatta da Federmacchine ed indirizzata al Ministro Giorgetti.

La lettera sottolinea come il settore si trovi oggi ad operare in una situazione di estrema difficoltà. La problematica riguarda i termini di consegna dei beni strumentali: la gran parte delle aziende produttrici di macchinari dichiara infatti di non riuscire a rispettare questi tempi, non per propria inefficienza, ma per le inaspettate condizioni del contesto. Federmacchine, a nome di tutte le associazioni a cui fa capo, chiede di conseguenza al Ministro Giorgetti un intervento immediato per allungare di sei mesi i termini di consegna dei macchinari ordinati entro il 31/12/2021.

La lettera integrale inviata da Federmacchine al Ministro Giorgetti, è disponibile qui.