A conclusione dell’iter parlamentare, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge sul Made in Italy, che contiene sia disposizioni di carattere generale, sia numerose disposizioni settoriali dedicate a specifiche filiere produttive.

Il provvedimento riconosce il principio generale secondo cui la valorizzazione e la promozione, in Italia e all’estero, delle produzioni d’eccellenza costituisce un driver per la crescita dell’economia nazionale nell’ambito e in coerenza con le regole del mercato interno dell’Unione Europea.
E’ inoltre previsto che le attività di tutela e valorizzazione all’estero dell’eccellenza produttiva e culturale italiana, siano svolte in sinergia con le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari, gli istituti italiani di cultura e gli uffici all’estero dell’ICE.

CRESCITA E CONSOLIDAMENTO DELLE FILIERE STRATEGICHE NAZIONALI – MISURE ORIZZONTALI

Il provvedimento introduce alcune misure di portata generale volte alla crescita e al consolidamento delle filiere strategiche nazionali; in particolare, la costituzione del Fondo nazionale del made in Italy. 

TUTELA DEI PRODOTTI MADE IN ITALY E CONTRASTO ALLA CONTRAFFAZIONE

Il provvedimento prevede l’adozione di un contrassegno Made in Italy che le imprese, su base volontaria, possono apporre sui beni prodotti nel territorio nazionale ai sensi della normativa comunitaria (ex art. 60 del Codice doganale, il Paese di origine è quello dove è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale).
Con decreto del MIMIT saranno stabilite, tra le altre cose, l’autorizzazione, le modalità d’uso del contrassegno e i settori merceologici e/o tipologie di prodotti per i quali è possibile ottenere l’autorizzazione (art. 41).

Inoltre, il MIMIT concede alle PMI che ne facciano richiesta:

  1. contributi a fondo perduto, nella misura del 70% delle spese e dei costi sostenuti, per progetti che prevedono la ricerca applicata, lo sviluppo e l’utilizzo delle tecnologie basate su registri distribuiti per la realizzazione di sistemi di tracciabilità delle filiere del Made in Italy, nonché l’utilizzo di tecnologie di identificazione automatica per i propri prodotti, al fine di rendere accessibile ai consumatori le informazioni relative alla tracciabilità e alla provenienza del prodotto;
  2. un voucher per la consulenza e la formazione sulla digitalizzazione dei processi produttivi basate su registri distribuiti o per l’acquisto di servizi per la tracciabilità.

La legge introduce poi una serie di misure volte a rafforzare il contrasto alla contraffazione, tra le quali, la possibilità per il MIMIT di segnalare annualmente al Ministero della Giustizia specifiche aree tematiche relative al contrasto, e l’incremento delle sanzioni amministrative pecuniarie in materia di contraffazione.