Acimga ha rilasciato l’edizione 2023 del Rapporto di Settore, elaborato dal Centro Studi dell’Associazione; ne emerge un quadro positivo su per quasi tutti gli indicatori.

L’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali macchine per la stampa, il converting ed il packaging, leader mondiale nelle macchine per la stampa rotocalco e flessografiche, e in quelle per la cartotecnica e il converting.

L’industria italiana ha da sempre una forte vocazione all’esportazione e negli ultimi anni, nonostante la crisi globale, è riuscita anche a migliorare leggermente il proprio posizionamento internazionale. Da sempre punto di forza delle aziende italiane sono le tecnologie meccaniche, anche se poi le macchine sono dotate delle più moderne tecnologie elettroniche. La semplificazione dei processi produttivi ha guidato il rinnovamento del settore, con l’obiettivo di raggiungere un solido equilibrio prezzo/qualità. Questo orientamento, determinante per il successo del made in Italy, lo è ancor più in un contesto economico mondiale particolarmente incerto come quello attuale.
Le capacità tecnologiche delle macchine sono notevolmente migliorate e i risultati tangibili si identificano nell’ottimizzazione produttiva e nella diminuzione dei tempi di cambio lavoro. L’approccio dei costruttori italiani è quello della messa a punto di una sinergia vincente tra evoluzione organizzativa, innovazione e sviluppo tecnico.

L’industria italiana delle macchine grafiche, cartotecniche e di trasformazione ha chiuso il 2022 con un fatturato in ulteriore espansione (+7,3%) rispetto a quello rilevato l’anno precedente, a 2.945 milioni di euro. Come nel 2021, le esportazioni hanno trainato la crescita, +8,4%, per € 1.750 milioni, a fronte di una minore espansione, +5,8%, delle consegne domestiche, che comunque sfiorano i 1.200 milioni di euro di valore. Le importazioni crescono moltissimo, +54,3%, arrivando, in termini di valore, a € 735 milioni. Il saldo commerciale peggiora, passando da +1.138 a +1.015 milioni di euro.

Il consumo nazionale aumenta significativamente nel 2022, +20,2%, lasciandosi definitivamente alle spalle l’annata del Coronavirus, e supera i 1.900 milioni di euro. Subisce un’erosione la quota di mercato soddisfatta dall’industria nazionale che, nel 2022, si è attestata al 62%.

Il livello occupazionale arriva a 8.500 unità, con un incremento del +3% rispetto al 2021. Si tratta del secondo anno consecutivo di espansione, dato che riflette l’andamento positivo del fatturato e la centralità della manodopera qualificata per le imprese del settore. Gli investimenti, dopo un anno di ripresa, registrano un calo del -16%.

Il Rapporto di Settore 2023 è disponibile per tutti gli associati nell’area riservata del sito, cliccando qui.

I non soci possono farne richiesta mandando una mail a ggarrett@acimga.it.