Il Decreto attuativo del Piano Transizione 5.0, ancora in fase di approvazione, reca le modalità attuative del DL 19/2024 (cd. DL PNRR-bis), che istituisce il Piano Transizione 5.0 riconoscendo un credito d’imposta, utilizzabile in compensazione dalle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici.
Sono soggetti beneficiari tutte le imprese residenti nel territorio italiano e le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, a condizione che non siano in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, o sottoposte ad altra procedura concorsuale o destinatarie di sanzioni interdittive.
Sono progetti oggetto di incentivazione i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025 aventi ad oggetto investimenti effettuati in:
- Asset digitali: beni 4.0 materiali e immateriali di cui agli allegati A e B della legge di Bilancio 2017;
- Asset necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia da FER a condizione che siano connessi alla rete elettrica per il tramite di punti di prelievo (POD) esistenti e riconducibili alla medesima struttura produttiva relativi a:
– i gruppi di generazione dell’energia elettrica;
– i servizi ausiliari di impianto;
– i trasformatori posti a monte dei punti di connessione della rete elettrica, nonché i misuratori dell’energia elettrica funzionali alla produzione di energia elettrica;
– gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta; - Formazione del personale in competenze per la transizione ecologica con percorsi di durata non inferiore a 12 ore, anche nella modalità a distanza. È necessaria l’attestazione finale del risultato conseguita che deve essere erogata da soggetti esterni all’impresa.
L’importo del credito d’imposta è comunicato dal Gestore Servizi Energetici (GSE) all’impresa, nel limite delle risorse disponibili (1.039,5 mln € per l’anno 2024, 3.118,5 mln € per l’anno 2025 e 415,8 mln € per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030).
Il credito d’imposta per i progetti di innovazione è riconosciuto, nell’ambito di ciascun progetto di innovazione sulla base della riduzione dei consumi energetici conseguita tramite gli investimenti in beni materiali e immateriali di cui sopra:
- nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva non inferiore al 3% o dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%, il credito d’imposta è riconosciuto:
– nella misura del 35% del costo, per la quota di investimenti fino a €2,5 mln,
– nella misura del 15% del costo, per la quota di investimenti oltre €2,5 mln e fino a €10 mln,
– nella misura del 5% del costo, per la quota di investimenti oltre €10 mln e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a €50 mln; - nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 6% o dei processi interessati dall’investimento superiore al 10%, il credito d’imposta è riconosciuto:
– nella misura del 40% del costo, per la quota di investimenti fino a €2,5 mln,
– nella misura del 20% del costo, per la quota di investimenti oltre €2,5 mln e fino a €10 mln,
– nella misura del 10% del costo, per la quota di investimenti oltre €10 mln e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a €50 mln; - nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva superiore al 10% o dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%, il credito d’imposta è riconosciuto
– nella misura del 45% del costo, per la quota di investimenti fino a €2,5 mln,
– nella misura del 25% del costo, per la quota di investimenti oltre i €2,5 mln e fino a €10 mln,
– nella misura del 15% del costo, per la quota di investimenti oltre €10 mln e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a €50 mln.
In merito alla procedura per la fruizione del credito d’imposta, si prevede la trasmissione di una comunicazione preventiva rispetto al completamento del progetto di innovazione, mentre al GSE è affidato il compito di verificare il corretto caricamento dei dati, il quale entro 5 giorni dalla trasmissione della comunicazione preventiva, è tenuto a comunicare all’impresa l’importo del credito d’imposta prenotato nel limite delle risorse disponibili.
L’impresa, successivamente all’avvenuta prenotazione del credito di imposta, è tenuta a trasmettere apposite comunicazioni periodiche volte a confermare l’avanzamento del progetto di innovazione.