Il packaging è diventato un elemento essenziale nella società moderna. Scopo principale dell’imballaggio è proteggere le merci durante il transito, lo stoccaggio e la distribuzione, prevenendo gli sprechi causati da rotture, deterioramento e contaminazione.
Il cartone ondulato è oggi il materiale di imballaggio più comunemente usato in Europa. È un materiale versatile utilizzato per una vasta gamma di prodotti, che soddisfa esigenze di flessibilità ed efficienza perché facilmente adattabile ad una catena di approvvigionamento in rapida evoluzione. É necessario, infatti, che l’imballaggio sia conveniente, efficiente e flessibile, in un’interazione con il prodotto che contiene, in grado di migliorarne le proprietà, prolungarne la vita utile e fornire informazioni sul prodotto all’utente finale.
Negli ultimi anni, il settore ha visto importanti investimenti orientati a nuove tecnologie, nuovi macchinari, attrezzature e strumentazioni all’avanguardia: stiamo andando verso un futuro in cui l’economia circolare si sta trasformando da questione di nicchia a tema centrale. Questo si traduce nella minimizzazione assoluta dell’utilizzo di materie prime, nella riduzione degli sprechi e in un enorme aumento del loro riutilizzo o riciclaggio, in un sistema circolare e il più possibile sostenibile. E qui il cartone assume chiaramente un ruolo rilevante.
I consumatori oggi pongono sempre maggiore attenzione all’imballaggio e alla sua sostenibilità e gli esempi di brand che hanno attuato politiche orientate ad imballaggi eco-compatibili sono numerosissimi: McDonald’s, Coca Cola, Kellogg, ma anche Granarolo e Barilla. Area chiave, con un enorme impatto sulle tendenze in fatto di packaging, è l’e-commerce. All’interno di un mercato multicanale il packaging deve funzionare ed essere funzionale sia nei negozi fisici sia in quelli online, dove tra l’altro la brand identity deve avere il massimo impatto. Il packaging diventa quindi sempre più importante come mezzo per coinvolgere i consumatori e comunicare messaggi. L’imballaggio in cartone è un ottimo veicolo per la personalizzazione, e il connubio funzionalità e gradevolezza estetica fa appello al consumatore che desidera sia l’individualità sia il desiderio di un brand con valori sostenibili. Anche la praticità è un aspetto degno di nota: nell’ambito dell’ECommerce, l’adattabilità e la flessibilità delle scatole in cartone semplifica per i consumatori le possibilità di restituzione dei prodotti acquistati e aumenta la probabilità di ordinare un prodotto sostitutivo dalla stessa marca. Il marchio Zara, ad esempio, incoraggia il riciclo “a circuito chiuso” evidenziando sulla confezione stessa il fatto che le loro scatole abbiano compiuto più viaggi.
Il settore del packaging è sempre più orientato a un maggiore uso di materiali riciclabili e biodegradabili, imballaggi più leggeri e un chiaro impegno per l’eco-design, il riciclaggio e il riutilizzo nel quadro dell’economia circolare. Il cartone ondulato, oltre ad essere riciclabile al 100%, è rinnovabile -la carta utilizzata per produrre cartone ondulato è tipicamente certificata FSC (Forest Stewardship Council) o PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification) organizzazioni che promuovono una gestione responsabile e sostenibile delle foreste del mondo- e riutilizzabile.
Carta, cartone e cartoncino hanno il più alto tasso di riciclaggio di tutti i materiali di imballaggio. Contrariamente all’ipotesi secondo cui gli imballaggi in fibra possono essere riciclati fino ad un massimo di 7 volte prima di perdere le loro caratteristiche primarie, una ricerca condotta presso l’Università di Tecnologia di Graz, in Austria dal Professor Rene Eckhart, Senior Scientist, mette in luce che il materiale dei packaging in fibra (carta, cartoncino, cartone e scatole pieghevoli) può essere riciclato oltre le 25 volte senza perdere la sua integrità. Nel corso della ricerca, il cartone è stato riciclato ripetutamente per analizzare gli effetti dei processi di riciclo sulle caratteristiche del materiale, quali durevolezza e resistenza alla compressione. Il risultato è che nessun effetto negativo è stato riscontrato sulle caratteristiche meccaniche del materiale, oltre a non esserci stata nessuna tendenza negativa per la capacità di rigonfiamento della fibra. Le fibre di carta e cartone sono quindi molto più resistenti rispetto a quanto si pensi. Il Professor Eckhart evidenzia che il limite relativo al numero di ricicli di carta, cartoncino e cartone è dettato dal processo di preparazione dei prodotti, ma anche dalle modalità di raccolta. La ricerca sottolinea inoltre i benefici ecologici collegati all’aumento del numero di ricicli del materiale: più spesso viene riciclato, migliore sarà il suo impatto ambientale.
Secondo il rapporto 2021 di Unirima, l’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri, il tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone in Italia ha superato per la prima volta, con 15 anni di anticipo, l’obiettivo europeo dell’85% fissato per il 2035, attestandosi nel 2020 a quota 87,4%. Il comparto è decisamente efficiente e rappresenta un’eccellenza nell’ambito dell’economia circolare in Italia. Nel 2020 la filiera carta e cartone ha mantenuto segno positivo con la produzione di imballaggi, anche grazie dal boom dell’e-commerce e all’esplosione del delivery, che hanno avuto un incremento del 45% rispetto all’anno precedente. I dati Comieco sul riciclo e recupero di carta e cartone confermano la storia virtuosa e sostenibile della filiera del package printing. Negli ultimi due anni il 56% della produzione cartaria italiana è stata destinata agli imballaggi, con una crescita del 4,7% nel 2020 rispetto all’anno precedente. Ancora oltre, Comieco ci indica che a fronte di 4,6 milioni di tonnellate di carta e cartone immesse a consumo nel 2020, ne sono state riciclate 4 milioni di tonnellate (87,4%) e recuperate come energia altre 347mila tonnellate, per una percentuale totale del 94,8%. Tutti questi fattori ci portano a quella circolarità economica che è sempre più l’obiettivo a tendere. I dati 2021 di CEPI, indicano che in Europa nel 2020 sono state utilizzate 32 milioni di tonnellate di carta e cartone da riciclo, con una crescita rispetto all’anno precedente del 5,6%. Il Paese con la percentuale di crescita più alta di tutti è l’Italia, che si attesta al 9,3%.
La filiera del packaging in Italia e nel mondo deve continuare ad implementare il racconto sui vantaggi incredibilmente dinamici che gli sviluppi negli imballaggi in cartone offrono al consumatore e alla società tutta.
Nel mese di dicembre 2020 è nato il Gruppo Cartone Ondulato di Acimga, che, unendo le più importanti aziende di costruttori di macchine del settore, si pone l’obiettivo di promuovere questa tecnologia di stampa coinvolgendo tutti gli operatori della filiera lungo la supply chain, dando sostegno concreto e ulteriore visibilità a un segmento ad alto valore aggiunto dell’offerta tecnologica associativa. I produttori di macchine per il cartone ondulato sono una radicata realtà produttiva italiana che rappresenta una vera e propria eccellenza a livello mondiale, forte di una specificità di mercato che ha fornito una precoce spinta tecnologica ed innovativa alle aziende del Made by Italy, posizionandole ai primi posti nel panorama globale.