Obiettivo riciclo 100% con l’imballaggio flessibile

Il packaging flessibile rappresenta una risorsa di grande importanza per l’economia circolare. Programmi delle aziende, interventi dell’Unione Europea e, in conseguenza dei singoli stati membri, stanno ridefinendo gli standard che da qui al 2020 tributeranno riconoscimento al valore che l’imballaggio flessibile è in grado di aggiungere all’economia circolare. Questo obiettivo sarà raggiunto misurando, dimostrando e comunicando in modo efficace l’efficienza delle risorse, i vantaggi della prevenzione degli sprechi degli imballaggi flessibili e la loro rilevanza in un’economia che si concentra con sempre maggiore determinazione verso il limite del 100% del riciclo. Il tema è stato al centro di uno specifico incontro (al quale hanno preso parte gli esperti di EuPC e di Ceflex), promosso da Giflex, Gruppo Imballaggio Flessibile di Assografici.

L’84% dell’inquinamento dell’ambiente da oggetti è formato da materie plastiche, di cui il 50% di prodotti in materiale plastico da singolo uso, come bottiglie, tappi, contenitori di prodotti alimentari, cannucce, stoviglie. Da qui al 2021 sarà perfezionata e affidata ai legislatori nazionali una direttiva europea specifica con indicazioni di norme destinate a contenere l’impiego, e il conseguente rilascio nell’ambiente, di oggetti del genere. Per le aziende produttrici di imballaggi flessibili diventa ancor più importante avere di fronte regole certe e non, come purtroppo probabilmente avverrà trovandosi di fronte a direttive e non a regolamenti, discipline variabili da paese a paese.

Il progetto Ceflex, illustrato nell’incontro, in particolare prevede che entro il 2025 sia consolidata in tutta Europa la nascita di infrastrutture a supporto dell’economia di raccolta, di riordino e di ritrattamento per imballaggi flessibili post-consumo. A questo risultato si dovrà arrivare attraverso il varo di tecnologie e processi di fine vita che offrono il miglior risultato economico, tecnico e ambientale per un’economia circolare.

 

 

Il futuro della Customer Experience, secondo Daniele Pes

 

“Future of…” su un tema e con metodologia entrambi stimolanti, al termine della giornata, quello dedicato alla Customer Experience, che ha visto protagonista Daniele Pes, stratega di esperienza internazionale con un vasto bagaglio di esperienze, fra cui quelle di cofondatore di InnoVits, laboratorio d’impresa nato presso la Business School del Politecnico di Milano, partner di CORNER STONES, veicolo di investimento in progetti innovativi, advisor di ILOOXS, startup all’avanguardia nella stampa di pigmenti su pannelli fotovoltaici flessibili, co-founder di Grycle, startup che opera nel campo del trattamento dei rifiuti.

Al centro dell’incontro le soluzioni innovative per rinnovare il valore di un impresa verso i clienti e le strategie per fare dell’innovazione una leva operativa in grado di supportare lo sviluppo della customer base che verrà. Pes, presentando alcune case histories, ha interagito con i presenti, mostrando gli strumenti da usare per realizzare una concreta strategia dell’innovazione.

Il workshop ha coinvolto i partecipanti, mettendo a confronto impresa consolidata con impresa nascente, illustrando l’impiego di semplice approccio, efficaci a supporto delle scelte di budget e della progettazione di una strategia del business orientata all’innovazione, su misura rispetto alle risorse e capacità delle imprese.