Printech al via: ecco le opportunità del Vietnam

Dal 21 al 23 marzo Ho Ci Minh City, (già Saigon, la più grande città del Vietnam) ospita Printech Vietnam, prima rassegna frutto dell’intesa fra ACIMGA e ALLWORLD EXHIBITIONS, partner nella creazione degli eventi a marchio Printech nei Paesi orientali, in concomitanza con Propak Vietnam, per iniziativa di ACIMGA, partner nella creazione degli eventi a marchio Printech in Paesi orientali. In Printech Vietnam è presente la Collettiva ACIMGA al completo (i tre soci che espongono – CERUTTI, OMET e UTECO – hanno opzionato l’intera superficie espositiva a nostra disposizione).

La scheda presenta numeri, scenario e opportunità del Vietnam.

Vietnam: i numeri di riferimento*
Capitale Hanoi
Popolazione 91,7 milioni ab. (in Italia 60,8 milioni)
Disoccupazione 2,3% (in Italia 12,5%)
PIL nominale 553, 4 miliardi USD (in Italia 2.175,3 miliardi USD)
Crescita del PIL 6,7% sul 2014 (in Italia +0,6%)
Ricchezza detenuta dal 10% più ricco della popolazione 45,7% (in Italia 41,7%)
Export opportunity index 63/100
Investment opportunity index 70/100
Rischio medio politico 61/100
Rischio medio credito 78/100
Il Vietnam è il 54° mercato di destinazione dell’export italiano (+50,3% sul 2014),per il 40% riguardante la meccanica strumentale, e il 9° mercato di destinazione dell’export italiano in Asia-Pacifico.

*Dati Sace riferiti al 2015.

 

Congiuntura e opportunità
Nel 2015 le esportazioni di tecnologia italiana per la grafica e la cartotecnica in Asia orientale sono cresciute del 13,2% attestandosi su un valore di oltre 174 milioni di euro, con un’incidenza sul totale esportato superiore agli undici punti. Sono aumentate in particolare le consegne di macchine per la stampa (+25,2%, oltre 95 milioni di euro). E il Vietnam fa da “hub”.

In Vietnam il settore dei macchinari riveste, per tradizione, un interesse significativo e “trasversale” per le aziende italiane. In particolare, si segnalano opportunità nell’ambito della filiera per la trasformazione alimentare (correlate anche alla partecipazione dell’Italia allo scorso Food EXPO del novembre 2016 in veste di paese d’Onore) e, di conseguenza, anche nel comparto delle macchine per il packaging, per il quale si sta aprendo un mercato interessante. In estrema sintesi, il Vietnam è un Paese ricco di prodotti agricoli e con una popolazione in continua crescita, che soffre tutt’ora di gravi carenze nei sistemi di conservazione e trattamento alimentare: in quest’ambito, la filiera agroalimentare sta scoprendo sempre di più il proprio potenziale.

Gli incentivi al rinnovo dell’impiantistica
La necessità di ammodernare il sistema produttivo ha portato il Governo vietnamita a varare una serie di misure che incentivano l’importazione di macchinari e tecnologia up-to-date. L’obiettivo è di mettere in campo una produzione a elevato valore aggiunto, e in quanto tale distinta da quella di molti altri Paesi dell’area (Cina e Taiwan in primis).
Di particolare interesse il UE-Vietnam Free Tax Agreement (FTA), accordo di libero scambio tra Unione Europea e Vietnam, che sarà firmato nel 2017 ed entrerà in vigore nel 2018. L’FTA assegna alle imprese dell’Unione Europea numerosi vantaggi derivanti dalla cancellazione, nel corso di pochi anni, del 99% dei dazi esistenti su base reciproca. La UE eliminerà le sue tariffe in sette anni, mentre ad Hanoi sono concessi tre anni in più per via del diverso livello di sviluppo; si trenta conto, però, che il 65% dei dazi sarà eliminato già all’entrata in vigore del trattato.
In particolare, per quanto riguarda l’import dall’UE di macchinari e attrezzature, i tempi sono ridotti e il commercio risulterà quasi completamente liberalizzato fin dall’entrata in vigore dell’accordo.  Già oggi -peraltro – la maggior parte dei macchinari nuovi di cui non esiste una produzione locale (il che corrisponde a circa il 95% dei macchinari in uso) entrano nel Paese a dazio zero; al contrario, l’importazione di macchinari usati è gravata da dazi doganali molto elevati.