PIL italiano in rallentamento all’1,1 per cento nel 2018 e allo 0,9 nel 2019, rispetto all’1,6 registrato nel 2017. Sono le indicazioni che emergono dall’ultimo Rapporto del Centro Studi Confindustria: “Dove va l’economia italiana e gli scenari di politica economica”. Il CSC conferma quanto già evidenziato a giugno, con un indebolimento delle condizioni per la crescita, interne ed esterne. Le incertezze sono legate alla politica commerciale americana, alle turbolenze in alcuni importanti Paesi emergenti e alle difficoltà di sbocco per l’export italiano in Paesi quali Turchia e Argentina. Per ulteriori informazioni e per scaricare il report completo, cliccare qui.

Nota di aggiornamento al DEF: la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) prevede una crescita del PIL, in assenza di interventi (tendenziale), per il 2018 all’1,2 per cento, in riduzione dall’1,5 per cento indicato nel Documenti di Economia e Finanza nell’aprile scorso dal precedente Governo. Tale valore è in linea con quello stimato dal CSC il 3 ottobre scorso (pari all’1,1 per cento). Si tratta di un deciso rallentamento rispetto a quanto previsto dal precedente Governo, anche a causa di un quadro internazionale che non aiuta. Secondo il Governo, nel 2019, il PIL tendenziale dovrebbe salire dello 0,9 per cento, un valore analogo a quello indicato dal CSC che però, contrariamente al Governo, non ha incorporato nella previsione gli effetti negativi sull’economia degli aumenti di imposte indirette previsti dalle clausole di salvaguardia a partire dal 1° gennaio 2019. Per scaricare il report completo, cliccare qui.