Il made by Italy tecnologico e associativo: report da China Print

 

Annotazioni dalla China Print, appena conclusa: sul taccuino delle considerazioni maturate con la visita alla fiera cinese, la seconda per dimensione al mondo dopo Drupa, una serie di questioni importanti per l’industria italiana che si prepara per Print4All, appuntamento di riferimento immediatamente successivo, anche se in programma nel 2018, nel calendario internazionale.

L’ottima adesione di aziende italiane alla fiera – organizzata da PEIAC, l’Associazione cinese dei costruttori di tecnologie per il printing ed il converting – indica una crescita della proposta e della cultura internazionale del “made by Italy” verso un mercato tutt’altro che semplice: le tecnologie italiane, ed europee più in generale, sono rivolte alla fascia premium-price (nella quale i competitor locali si stanno affacciando sempre più minacciosi), mentre la maggior parte dei printer si rivolge alle produzioni tecnologiche locali, in costante miglioramento e accompagnate da una politica dei prezzi aggressiva e non sostenibile per qualsiasi competitor multinazionale che operi in Cina.

Elemento caratterizzante di questa edizione di China Print è la crescente rappresentatività dell’Italia anche nell’ambito associativo. ACIMGA, con il suo presidente Marco Calcagni, ha presentato il mercato italiano ai più qualificati stakeholder internazionali – unica associazione dell’Europa continentale -, nel corso del Forum sull’Innovazione svolto alla vigilia dell’inaugurazione della fiera. ACIMGA ha poi preso parte alle riunioni di EUMAPRINT e GLOBALPRINT (rispettivamente, le Federazioni Europee e Mondiali delle Associazioni nazionali dei costruttori di macchine per il printing ed il converting), presentando la grande fiera Print4All 2018, le fiere Printech del sud est asiatico e le iniziative convegnistiche di filiera, che rappresentano un’avanguardia per le associazioni sia italiane sia estere. Rispetto all’approvazione generale, resta tiepida la Germania, che tiene a proporsi come porta d’ingresso del mercato europeo per tutte le realtà extra UE, analogamente candidandosi a essere punto di riferimento associativo europeo per le macchine del printing e del converting. Un progetto d’integrazione sotto la bandiera tedesca che tuttavia, oltre che in Italia, non trova terreno agevole sia all’interno dell’Unione, con Francia e Spagna, sia in Gran Bretagna. Questo non ha impedito ad ACIMGA di lavorare insieme con i vertici di Drupa, con i quali si studia un programma congiunto per promuovere attraverso i loro canali la nostra manifestazione Print4All ed aiutarli nell’attuazione del Global Portfolio, ovvero nelle fiere estere a marchio Drupa.

Non può mancare, in chiusura di questo breve report da Pechino, una notazione sull’intensa attività che sta svolgendo a livello globale uno dei player di riferimento del nostro mercato: anche in China Print, HP è stato il primo espositore in termini di metri quadri, confermando una politica fieristica aggressiva sia nelle fiere del printing, che anche in quelle del packaging, data la tipologia d’offerta delle soluzioni tecnologiche HP che spaziano dal packaging, all’etichettatura, alla grafica, alla logistica fino all’home ed office

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