Marco Calcagni, Presidente Acimga, ha partecipato nell’ambito del Congresso Giflex di Roma del 7 novembre scorso ad una tavola rotonda dedicata al rapporto tra filiera e politica, con la partecipazione di Francesca Siciliano Stevens, Segretario Generale Europen, Massimo Centonze Presidente Unionplast, Alberto Palaveri, Presidente Giflex, e Roberto Tatò, Dirigente Divisione III – Energie e Imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, moderati da Agnese Chiscuzzu, Partner di Bistoncini Partners.

«Le macchine sono parte della filiera. È ormai chiaro che per avere effetti positivi di sostenibilità dei processi, bisogna ragionare in termini di filiera e non in maniera disomogenea guardando allo sviluppo delle singole parti. Come rappresentanti dei produttori di macchine e tecnologie nella filiera del printing e del packaging, siamo parte attiva nei processi di innovazione e spinta verso transizione digitale e transizione green. Pensando al packaging dobbiamo partire da che cosa è un imballaggio e a cosa serve, guardando ai suoi ruoli fondamentali: protezione, preservando il contenuto e comunicazione, facendo conoscere il contenuto. Ecco che le macchine del comparto rappresentato da Acimga diventano essenziali nei processi lungo tutta la supply chain, perché svolgono funzioni di accoppiamento e laminazione, che servono a proteggere, e perché svolgono funzioni di stampa, che servono a comunicare» ha affermato Calcagni.

Guardando alla relazione con il mondo politico-economico, Calcagni ha sottolineato l’importanza di un dialogo continuo che possa portare ad azioni concrete di supporto: «Il Piano Transizione 5.0, che sulla carta aveva fondamentale importanza, di fatto non ha funzionato come avrebbe dovuto. Al mondo politico chiediamo una programmazione strutturata degli incentivi alla ricerca e alla produzione, ascoltando la voce delle imprese di modo da attivare azioni di aiuto concrete. È poi fondamentale offrire supporto alla promozione del Made In Italy nei mercati internazionali: il livello produttivo del nostro paese è un vantaggio competitivo fondamentale, e la politica dovrebbe valorizzare le nostre caratteristiche di eccellenza.»